COMUNICATO STAMPA
L’ARTE CELEBRA IL MESE DELLA DONNA CON LA MOSTRA “DONNE DEL SAHEL” DELL’AUTRICE SPAGNOLA IRENE LÓPEZ DE CASTRO
LA MOSTRA, ORGANIZZATA DALL’ INSTITUTO CERVANTES DI ROMA CON L’AMBASCIATA DEL MALI, SI POTRÁ VISITARE DAL 9 MARZO AL 15
APRILE PRESSO LA SALA DALÍ DI PIAZZA NAVONA.
L’Instituto Cervantes di Roma ed il Ministero della Cultura del Mali presentano la Mostra Donne del Sahel,
dell’artista spagnola Irene López de Castro, con la collaborazione dell’Ambasciata del Mali in Italia.
Quale viaggiatore non ha sentito parlare di Timbuctù? Da Piazza Navona, nel cuore di Roma,
nella Sala Dalì dell’Instituto Cervantes il visitatore si avvicinerà alla leggendaria perla del deserto,
mecca di tanti viaggiatori.
L’esposizione si inaugura giovedì 9 marzo alle ore 18, alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma (Piazza
Navona, 91), alla presenza dell’Ambasciatore del Mali in Italia Ali Coulibaly, il Direttore del Instituto Cervantes
Ignacio Peyró, la Rappresentante della Unione Europea per il Sahel Emanuela Del Re, e l’artista, Irene López de
Castro....La Mostra raccoglie una selezione di 38 opere della pittrice spagnola e dei suoi taccuini di viaggio dal Mali,
un lavoro nato della esperienza diretta dei viaggi in Sahel di questa artista nel corso di oltre trenta anni.
Le parole della giornalista spagnola Rosa M. Tristán all’ingresso dello spazio espositivo presentano Irene
López de Castro e la mostra: “La sua arte si è abbeverata alle sorgenti lungo la grande ansa del fiume Niger
da quando, all'età di 21 anni, è stata soggiogata dalla bellezza del deserto africano. Vi è tornata più volte
per ritrarre la forza delle sue donne, alle quali rende omaggio in quasi ogni opera e in ogni mostra. L'Africa
le è entrata nelle vene e ora esce dai suoi pennelli e viene catturata sulle sue tele o tavole o carta,
diventando così un'arte che è un ponte tra due culture, due mondi i cui legami storici risalgono ai tempi
di Al Andalus. La mostra «Donne del Sahel» ci porta in luoghi mitici come la città di Timbuctù e ci
avvicina alle donne del Mali, custodi della vita e maestre di resilienza. Un omaggio alle donne africane
da parte di chi ha saputo cogliere alla perfezione la loro forza interiore”.
Il Direttore del Instituto Cervantes Ignacio Peyró sottolinea che “Durante i suoi viaggi Irene López de
Castro ha scoperto vincoli storici tra le sue origini andaluse e gli abitanti dell’ansa del fiume Niger,
grazie a nomi come Es Saheli o Yuder Pashà. Ha stretto amicizie durature: con le donne di Timbuctù ha
avviato iniziative legate all’ambiente e allo sviluppo, e ad esse ha dedicato diverse mostre”.
Questa esposizione vuole anche essere un viaggio attraverso l’Arte e l’anima di questa autrice
innamorata della luce e dei colori del fiume Niger, che si esprime in ogni dipinto, disegno e anche parole.
Perché insieme a queste opere il visitatore troverà qualche frammento del suo libro autobiografico Memorie
del Fiume Niger, il sogno di Timbuctù, tradotto in collaborazione con lo scrittore italiano Mario De Quarto.
Questa pubblicazione verrà successivamente presentata il 15 marzo alle ore 18 presso la Sala
Dalí, accompagnata dalla musica della kora di un griot africano. Saranno presenti S.E. l’Ambasciatore
del Mali Ali Coulibaly, il direttore del Instituto Cervantes Ignacio Peyró, l’autrice Irene López de Castro,
Mario De Quarto e Haoua Touré presidente della associazione Gouna Tière di Timbuctù, vincitrice del
Premio Terra delle Donne 2022 della Yves Rocher Fund, che condividerà con i presenti le sue idee
sull’incontro tra le diverse culture, l’amicizia con Irene López de Castro e su questo libro, testimone della
vita delle forti donne del Sahel, alle quali è dedicata questa mostra.
Entrada actualizada el el 08 mar de 2023
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