Il progetto espositivo prende le mosse da una recente permanenza di Chang a Venezia, tappa ulteriore della sua evoluzione/alterazione culturale iniziata, col primo viaggio in Europa, nel 2009. La città lagunare, in eterno contrasto tra i freddi colori acquatici ed i rossi di Tiziano, è stata il punto di partenza per le visite al Cenacolo Vinciano di Milano, alla Cappella degli Scrovegni di Padova e ai grandiosi reperti archeologici di Roma, Pompei e Agrigento. Un Grand Tour 2.0, ma nelle otto opere presenti in mostra, su tela e su carta, è possibile trovare molto di più: dalle influenze tonali nord-europee alla concezione dell’usa e getta, dalla spiritualità orientale all’isterismo da fast food, un interessante amalgama che ci restituisce in modo chiaro, con serenità e senza filtri, l’immagine del grande villaggio unico, della Babilonia planetaria del terzo millennio.
La mostra aprirà al pubblico sabato 15 ottobre alle 19:00 e sarà visitabile fino...al 25 novembre nella sede della galleria napoletana. Curata da Armando Minopoli l’esposizione rientra tra le iniziative della XII edizione della Giornata del Contemporaneo AMACI.