Descripción de la Exposición
Galleria Continua è lieta di presentare “Distancia interna” una mostra personale dell’artista cubano Alejandro Campins. L’esposizione raccoglie un gruppo di dipinti e disegni risultato di un viaggio compiuto dall’artista attraverso alcune regioni del Tibet al fine di documentare i monasteri distrutti dalla Rivoluzione Culturale Cinese.
Come nelle serie precedenti, Campins esplora l’idea di paesaggio nel suo rapporto con l’architettura, vedendo quest’ultima come parte della prima. È interessato ad avvicinarsi a oggetti e luoghi che testimoniano il passare del tempo e che, a loro volta, hanno la capacità di influenzare le mentalità e le ideologie di un’epoca. Ecco perché nel suo lavoro lo spazio, come contenitore di informazioni, acquisisce la condizione di un personaggio.
Nella serie “Tibet”, l’artista parte da un principio fondamentale nel buddismo tibetano: la non dualità delle cose, un precetto attraverso il quale cerca di vedere le cose come sono per apprezzarne le potenzialità e non classificarle come buone o cattive. Questo modo di percepire i fatti, gli permette di comprendere gli effetti della Rivoluzione Culturale Cinese sulla diffusione del buddismo tibetano in Occidente. Si tratta di cambiare l’angolazione da cui guardi le cose e di vederne il significato, il potenziale e l’utilità.
La mostra e il suo titolo fanno riferimento a un altro dei concetti chiave degli insegnamenti tibetani: la libertà interiore, associata alla ricerca della pace e dell’armonia interiore. In questo senso, secondo Campins, “la visione di un artista è come quella di un buddista, che trasforma in verità e bellezza ciò che possiamo trovare negativo o terrificante, come trasformare la morte in qualcosa di bello”. Quindi, le rovine architettoniche che presenta in questi dipinti non ci mostrano un paesaggio distrutto, parlano piuttosto della bellezza che il passare del tempo porta con sé.
Alejandro Campins Fleita (Manzanillo, Cuba 1981) vive e lavora tra L’Avana e Madrid. Tra le mostre personali recenti ricordiamo:: “Perpetuate-Dislocate-Perpetuate”, Fondazione Giuliani, Roma (2021); “Miedo a la muerte es miedo a la verdad”, Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam, L’Avana (2019); “Dichiarazione pubblica”, Galleria Continua, San Gimignano (2017); “City of Queen Anne´s Lace (spettacolo a due)”, Wasserman Projects, Detroit (2017); “Los ojos de la percepción”, Fototeca de Cuba, L’Avana (2016) e “Lapse”, Sean Kelly Gallery, New York (2016). Tra le recenti mostre collettive: “La Brêche”, Galleria Continua, Parigi (2021); “Time for Change: Art and Social Unrest nella collezione Jorge Perez”, El Espacio 23, Miami, Florida (2019); “Buena Vista”, Fondation Clément, Martinica (2018); “Pintar a contratiempo”, Centro Hispanoamericano de Cultura, L’Avana, Cuba (2018); “Edificio, complesso, visionario, struttura”, Sean Kelly Gallery, New York (2018); “Cuba mi amor”, Teatro Franco Parenti, Milano (2017); “Adiós Utopia: sogni e inganni nell’arte cubana dal 1950”, Walker Art Center, Minneapolis, Minnesota (2017); “Art x Cuba, Contemporary Perspectives since 1989”, Ludwig Forum fur Internationale Kunst, Aquisgrana, Germania (2017); “Overseas”, Halle 14, Center for Contemporary Art, Lipsia, Germania (2017); “Cuban art now”, Singer Museum, Laren, Paesi Bassi (2017); “Adiós Utopia: Dreams and Deceptions in Cuban Art Since 1950” MFAH, The Museum of Fine Arts, Houston, Texas (2017); “Wild Noise/Ruido Salvaje”, The Bronx Museum of the Arts, New York (2017). Nel 2019 ha presentato il suo lavoro all’interno del Padiglione Cubano alla 58° Biennale di Venezia e della XIII° Biennale dell’Avana.
Exposición. 21 may de 2025 - 22 sep de 2025 / Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (MNCARS) / Madrid, España
Formación. 30 oct de 2025 - 11 jun de 2026 / Museo Nacional del Prado / Madrid, España